di Sherije Kjamili
Cosa accade quando un archivio di Stato, dunque fonte di credibilità e affidabilità, decide di farci uno scherzo? È quanto accaduto a Venezia (ormai qualche settimana fa e precisamente lo scorso 2 Aprile) in occasione della Giornata Mondiale contro la Disinformazione.
L’Archivio di Stato, con il supporto della Biblioteca Nazionale Marciana, ha volutamente messo in opera una provocazione che di certo non è passata inosservata alle migliaia di utenti social: gli studiosi e i ricercatori hanno finto che ci fossero degli antichissimi documenti a testimoniare quella che in realtà è una leggenda, ossia che la città di Venezia sia stata fondata il 25 Marzo del 421.
Nel video che vi presentiamo qui di seguito viene esplicitamente manifestata dai ricercatori l’importanza di quella che si definisce “etica della ricerca”. Sicuramente si è trattato di uno scherzo per alleggerire questo periodo difficile (come sostengono gli stessi autori della burla), ma il medesimo scherzo al tempo stesso ha messo in luce una triste verità: c'è un effetto a catena che alimenta la circolazione di una notizia in rete e che rende quasi impossibile fermarla.
Suvvia, guardate che vi ho visto!
La stragrande maggioranza sui social ha postato immagini della meravigliosa laguna, omaggiandola con citazioni di alto livello per il suo compleanno.
Ora però, mettendo da parte questo spirito burlesco che contraddistingue i Veneziani, ribadiamo quanto sia sempre fondamentale verificare le fonti primarie e assicurarsi della veridicità delle informazioni.
Concludiamo con una citazione degli stessi studiosi dell'Archivio di Stato e della Biblioteca Marciana:
Il sostegno della Commissione europea alla produzione di questa pubblicazione non costituisce un'approvazione del contenuto, che riflette esclusivamente il punto di vista degli autori, e la Commissione non può essere ritenuta responsabile per l'uso che può essere fatto delle informazioni ivi contenute.