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Immersi tra le vestigia di un antico passato a ragionare di fake news e comunicazione.

di Andrea Pasquali


Molte le questioni che sono emerse durante questo nostro primo incontro nell'ambito del progetto Erasmus+ “WiresCrossed” condotto da Elisabetta Cannova della Coop. Speha Fresia. Molti i nodi da sciogliere che hanno animato il dibattito tra i 19 partecipanti provenienti da Maenza e Priverno, dentro e fuori la sala conferenze del PIT di Fossanova.

In prima battuta le riflessioni hanno riguardato la comunicazione sui social, prendendo spunto da un articolo ad hoc di Internazionale.

Una volta sciolto il ghiaccio e avviato il confronto, è stato introdotto a grandi linee il tema cardine di questo primo incontro, quello delle fake news e, a tale proposito, sono emerse molte riflessioni interessanti sulle dinamiche della comunicazione tra individui sui social, sui limiti intrinsechi e sulle potenzialità di questa modalità comunicativa; quindi si è ragionato di contestualizzazione e di fraintendimento.

È stato anche detto dei limiti e delle possibilità degli stessi individui che comunicano sui social; quindi si è parlato di caratterizzazioni psicologiche e di dinamiche sociali, di bisogni di identità e di accettazione.




Naturale e consequenziale è stato quindi trattare l’argomento delle varie tipologie di fake news che circolano sui social network, del pericolo che a volte rappresentano e sulle strategie che si possono adottare per contrastarne la diffusione.

E' emerso di nuovo il ruolo cardine che svolgerebbero l'educazione al pensiero critico, l'esercizio del dubbio come beneficio per attivare indagini sulle fonti e la sospenzione del giudizio in vista di ulteriori chiarimenti.

Il secondo incontro in calendario è per sabato 17 luglio, sempre al PIT di Fossanova, per approfondire ancora di più queste tematiche.

Nei giorni a seguire, quindi, verranno offerte le competenze e le abilità digitali necessarie alla creazione di materiale multimediale (videoclip, foto, podcast, scrittura creativa, infografiche) in vista della creazione di un vero e proprio Centro Media di Comunità.




 

Il sostegno della Commissione europea alla produzione di questa pubblicazione non costituisce un'approvazione del contenuto, che riflette esclusivamente il punto di vista degli autori, e la Commissione non può essere ritenuta responsabile per l'uso che può essere fatto delle informazioni ivi contenute.

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